“Bio” significa vita e “dinamica” indica una crescita, un’accelerazione, come fosse uno stimolo alla vita. Dal 2011 applichiamo il metodo biodinamico in azienda, cercando di svilupparlo e adattarlo al nostro ambiente. È stato, ed è, un viaggio durante il quale nessuno ti dice cosa devi fare e, fondamentalmente, non ci sono standard da seguire, poichè ogni luogo è diverso; ciò che è importante è avere chiaro in mente quale sia la stella polare da seguire. Pian piano abbiamo allargato il nostro sguardo iniziando a chiederci come avremmo potuto offrire maggiore benessere alle nostre viti, consapevoli che la salute delle piante è direttamente collegata alla qualità dei loro frutti. Abbiamo capito che tutte le energie dedicate alla cornice, al contorno dei nostri vigneti, sono importanti tanto quanto lavorare direttamente sulla vigna.
In questo modo, da cantina dove si produceva prevalentemente solo vino, ci siamo incamminati verso la creazione di un vero e proprio ecosistema, iniziando guardare verso qualcosa di più complesso e ambizioso, quello che in biodinamica si chiama Organismo Agricolo, un’azienda all’interno della quale la biodiversità e la ricchezza d’interconnessioni fra gli esseri viventi sono promossi in ogni atto agricolo.
Così, nel 2018, abbiamo deciso di dedicare 6 ettari della nostra tenuta a questo scopo, realizzando un orto sinergico, dei frutteti che si sono aggiunti ai già esistenti oliveti, le arnie, dei laghi e degli spazi dove allevare un piccolo gregge di animali.
Capire l'agricoltura per capire il vino.
L’orto ha molteplici funzioni: oltre all’arricchimento in biodiversità, si mira alla conservazione di specie antiche di frutta e verdura, coltivate secondo le pratiche biodinamiche e quindi garantendo una completa estromissione di molecole di sintesi; è anche un luogo di studio e ricerca, dando risposte alle pratiche biodinamiche e alle prove in campo più velocemente rispetto al vigneto. L’orto è anche il luogo perfetto per la produzione dei principali preparati biodinamici, tisane e decotti che usiamo sempre di più e sui quali ci piacerebbe diventare sempre più autonomi, producendo la maggior parte di questi direttamente in azienda, come già accade per il Cornoletame.
Gli animali, circa 15, sono un altro primo passo che abbiamo fatto, ad oggi non sono ancora in numero sufficiente per produrre tutto il fertilizzante di cui abbiamo bisogno, ma ci stiamo lavorando! Nel frattempo, ci sentiamo fortunati di poterli vedere liberi in vigna durante il riposo vegetativo e siamo sicuri che lo stesso sorriso di felicità che appare nel volto di chi ammira queste scene è da qualche parte anche li in vigna fra le nostre piante.
La strada è ancora lunga e il progetto sempre più ambizioso, ma a piccoli e incisivi passi stiamo cercando di creare il miglior ambiente possibile, con l’idea di abbracciare ancora meglio la policoltura, l’humus, l’idea di un ciclo agricolo chiuso, la promozione delle forze naturali, allo scopo di prevenire più che curare, in poche parole costruire salute. Alla fine l’agricoltura, che sia biologica o biodinamica, quello che conta è che sia pulita che abbia un impatto positivo e sostenibile sull’ambiente, da questo non potrà che nascere cibo e vino dalle eccellenti qualità nutritive e sensoriali.
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